Agua y viento

E’ da poco uscito il disco “Agua y viento” un progetto musicale della libera accademia del jazz Big Band diretta dal M° Roberto Gazzani ed il bandoneonista Pablo Corradini. Nel disco è presenta una delle nostre docenti Anastasia Giardinieri (sassofono); inoltre la nostra struttura ha avuto il piacere di fare dalla location alla registrazione del videoclip ufficiale. 
 
Per raccontarvi questo progetto abbiamo pensato di fare una piccola intervista all’ideatore del progetto Robertto Gazzanti e alla nostra docente per scoprire qualcosa in più di questa produzione.
 
Anastasia Giardinieri
 
 
1) Raccontaci come è stato prendere parte ad un progetto così importante e articolato?
 
Laj Big band è una realtà con cui mi sono sempre trovata bene. Si discosta molto dai miei studi classici, ma è una formazione fatta di professionisti con cui sto crescendo concerto dopo concerto e con cui mi trovo veramente bene. Con alcuni dei ragazzi sono legata sin da quando ho iniziato a suonare da piccola, ho continuato a suonare in conservatorio a Pesaro durante i miei studi, per poi ritrovarli sette anni fa in Big Band.
Roberto (il maestro [n.d.r.]) probabilmente è la persona che mi conosce da più tempo: è stato il maestro di un campus estivo musicale a cui partecipavo tutte le estati dall’età di 8 anni.

2) Che cosa ti porti dentro di questa esperienza, come ha accresciuto il tuo bagaglio di musicista?
 
L’incisione del disco con i Maestri Corradini e Girotto è stata un’esperienza unica. Abbiamo registrato in delle calde giornate di Maggio, dopo mesi di prove.  I brani erano tanti e diversi dal solito stile de Laj BigBand.
 
Quello del disco e di questo progetto, che ci ha fatto fare tanti concerti (Piacenza Jazz, Fano Jazz, Reggio Calabria, Fermo,…) è uno stile unico nel suo genere: la musica Argentina in collisione con il jazz e il blues; il tutto con le sonorità della Big Band.
 
Il disco è stato inciso a Pesaro e qualche tempo dopo abbiamo registrato il video promo nella scuola di musica Bettino Padovano, realtà in cui lavoro ormai da quasi 10 anni, che mi ha visto crescere e maturare sia come insegnante che come musicista e  l’unione di queste due realtà così diverse ma così tanto legate dallo stesso filone comune della musica è stata un’emozione grande.
 
3) C’è una brano all’interno dell’album a cui sei particolarmente affezionata e perché?
 
“La sudestada” è il brano  a cui sono più affezionata in questo disco. Ci sono sonorità uniche che vanno e vengono, che s’intrecciano, che cambiano timbro, intensità e sensazioni all’ascoltatore, che creano tanto impasto sonoro per poi svanire, proprio come il fenomeno metereologico a cui è ispirato il titolo.
 
ROBERTO GAZZANI
 
 
 
1) La musica ha il potere di superare le barriere e i confini, unisce musicisti di formazione, origini e cultura musicale differenti ci racconti il progetto di questo disco, come nasce e quale motivazione vi ha spinto a creare questo connubio? 

 
Il progetto Aqua y Viento nasce in primis dall’incontro con Pablo Corradini icon il quale fin da subito abbiamo condiviso un modo libero ed aperto di pensare la musica con tutte le sue contaminazioni e senza cliché o pregiudizi. L’idea di mettere insieme la big band con il bandoneon (connubio abbastanza raro….. non vorrei dire unico, ma quasi) è avvenuta in seguito ad un concerto con Javier Girotto al quale chiesi se avesse voluto partecipare come solista ad un concerto della big band. Lui molto gentilmente mi fornì del materiale suoi brani arrangiati per questa formazione al quale aggiunsi un paio di brani di Pablo arrangiati da me, e da li nacque Escenas Argentina che abbiamo portato in giro in diversi festival (Piacenza Jazz, Reggio in Jazz, Tolentino Jazz, Sant’Elpidio Jazz). Qui Pablo ed Javier si dividevano le parti soliste, in seguito abbiamo ampliato il repertorio con altri brani originali di Pablo ed è nato Aqua y Viento.
 
 
2) Acqua e vento elementi naturali che dominano la cultura sudamericana ma anche il nostro territorio, ci racconti l’esperienza di registrazione del videoclip nella nostra scuola Bettino Padovano? 
 
Il titolo Aqua y Viento vuole evocare il vento degli strumenti a fiato e del mantice del bandoneon che hanno appunto l’aria in comune che li fa “vibrare”, mentre l’acqua rappresenta un po’ il mare che ci separa dall’Argentina, quindi ha un significato evocativo legato alle traversate e ai lunghi viaggi che hanno legato la nostra terra a quella sud americana. Il disco è stato preparato durante il periodo del lookdown, prima gli arrangiamenti da me (un brano è stato invece arrangiato da Marco Postacchini) e poi le prove con la big band. Prima di andare in studiose il disco abbiamo partecipato a Marche Palcoscenico Aperto per cui abbiamo realizzato lo spettacolo “Alfonsina y el Mar – viaggi di sola andata”
 

 
 
(uno spettacolo di musica e teatro che racconta storie di migranti nella terra Argentina) dopo di che siamo andati in studio a registrare; due giorni intensi di lavoro  ai quali, dopo qualche settimana, è seguito il video clip girato alla Bettino Padovano che abbiamo fatto per avere del materiale video a scopo promozionale 
 

 
Registrare con una formazione di 18 elementi non è semplice, sia per gli aspetti musicali che per quelli logistici, ma grazie ad un grande impegno e a tanta passione da parte di tutti i musicisti siamo riusciti a centrare l’obiettivo. 
 

 
3) Nell’album ci sono delle partecipazioni importanti, una tra tutte quella del maestro Girotto, quale contributo hanno dato queste partecipazioni e come si sono amalgamate alla Libera Accademia del Jazz Big Band. 
 
Nell’album partecipano come solisti Pablo Corradini (che è comunque parte integrante del progetto anche come autore di quasi tutti i brani) e Javier Girotto. Javier ha registrato  tre brani, ed è stata un collaborazione molto naturale proprio perché preceduta da una serie di concerti condivisi. Non credo sia necessario aggiungere molto alle sue qualità musicali che, secondo me, in questo genere tra il folklore argentino e il jazz lo fa  esprimere al meglio; aggiungo solo, anche se  superfluo per chi  lo conosce, che la sua bravura è pari alla sua disponibilità e umiltà, una persona splendida che mette tutti a proprio agio. Musicalmente parlando invece la contaminazione tra i ritmi argentini (chacarera, zamba, tango….) e l’orchestra jazz si sono rivelati estremamente efficaci ed originali. 
 
4) Che cos’è la Libera Accademia del Jazz Big Band
 
La Libera Accademia del Jazz Big Band è una formazione nata una decina di anni fa all’interno di un laboratorio dedicato alla musica improvvisata dell’Accademia Musicali di Ancona https://www.accademiamusicaleancona.org/; il laboratorio si chiama Libera Accademia del Jazz da cui il nome. La formazione è nata per mia volontà ed è composta principalmente da giovani musicisti della zona. Il repertorio con il quale abbiamo iniziato era ovviamente legato ai classici dello swing e del latin  poi, grazie alla collaborazione con Girotto, abbiamo ampliato i nostri “orizzonti”. Lo studio del repertorio che ci ha proposto Javier è stato per noi motivo di grande crescita musicale, poichè abbiamo affrontato un tipo di scrittura meno tradizionale e soprattutto brani molto più impegnativi che qualche modo hanno lasciato un segno…. positivo ovviamente. Per il futuro, oltre a promuovere e cercare di portare in giro Aqua y Viento, vorremmo affrontare anche altri repertori magari più legati ad altri generi musicali…. qualcosa bolle in pentola.
 

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