L’origine delle note | Una pubblicazione a cura della nostra docente di pianoforte Ilenia Stella

Da alcune settimane è uscito per i tipi di Ventura Edizioni una nuova pubblicazione scritta dalla nostra docente di pianoforte Ilenia Stella. Il M° Stella oltre ad essere docente della scuola ha rivestito fino a poco tempo fa la carica di presidente dell’associazione Harmonia che gestisce la nostra scuola. Tale incarico l’ha vista protagonista per molti anni (16 n.d.r.) in una azione culturale, formativa e didattica sia dal punto di vista dell’offerta musicale sia nella organizzazione di eventi culturali (Doremiao, Forme di concerto, Maratona Bach sono solo alcune delle proposte culturali da lei sviluppate).
Ora è da poco uscito il suo ultimo progetto un omaggio alla bellezza della Musica con un racconto per ragazzi che nasce dalla trentennale passione ed esperienza di musicista e docente dell’autrice. Un modo fresco e divertente per rendere “di casa” concetti della teoria musicale, dal nome delle note alla qualità del suono, facendoli diventare veicoli di conoscenza profonda, imprimendoli in modo semplice quanto stabile nel vissuto di chi ne sarà lettore.
Per l’occasione abbiamo pensato di incontrarla per farci raccontare alcune cose di questo ultimo progetto.
L’origine delle note è un libro che parte da lontano e che vede la pubblicazione nel 2023 per i tipi di Ventura Edizioni, ci racconti da dove nasce il progetto di questo libro?
Il testo è stato scritto nel 2009 in occasione della mia tesi per l’abilitazione all’insegnamento dello strumento nelle scuole secondarie di primo grado. Ho pensato di sviluppare un progetto di continuità che si avvalesse di un racconto e di musiche originali composte
per coro di voci bianche, piccolo ensemble strumentale e pianoforte solista o 4 mani.
Il tuo curriculum tiene assieme una lunga carriera da concertista assieme ad un percorso importante nella docenza e nella direzione della Scuola di Musica Bettino Padovano per la quale sei stata presidente per 16 anni come si coniugano in questo libro queste due anime e quanto è stata importante la formazione nel tuo percorso personale e professionale?
In un contesto come quello che viviamo è molto difficile separare l’attività concertistica da quella didattica perché un musicista è chiamato a fare un po’ tutto anche se nel mio caso più che di dovere parlerei di “amore” nei confronti di questa molteplicità di possibilità. Un amore che mi impedisce di pensare al concertismo senza insegnamento che per me è forza e motivo di condivisione della passione più vera con i ragazzi che crescono e che possono avere anche loro la possibilità di seguire il mio stesso percorso.
L’insegnamento integra il nostro cammino di formazione e di formatori.
Scrivere una favola come questa mi da la possibilità di colmare un vuoto, raccontando come ho vissuto la musica e potendola portare ai più piccoli.
Il mio ruolo nella Scuola di Musica Bettino Padovano come l’insegnamento alla scuola media sono collegati al mio lavoro sul pianoforte che è al centro della narrazione. Un progetto del genere può essere molto importante per mettere in campo tutte le forze che un Istituto ha e farle collaborare tra di loro nei vari livelli. Lo stesso tipo di approccio è quello che mi ha guidato nei miei anni di presidenza alla Scuola di Musica Bettino Padovano di Senigallia nei quali ho messo al centro la qualità della formazione.
Quanto è importante oggi il ruolo della divulgazione, nel riuscire ad avvicinare anche i più giovani all’immenso patrimonio culturale legato alla nostra storia musicale?
Divulgare la musica è diventata la mia missione. Mi capita spesso di raccontare che, quando faccio progetti di presentazione nelle scuole secondarie di primo grado, mi trovo platee di ragazzi che a malapena sanno chi sono Mozart e Beethoven. Quando ho iniziato questa carriera, più di trent’anni fa, non era così, si conoscevano alcuni temi e alcune citazioni.
Alla domanda, per esempio, su quale grande compositore fosse nato a Pesaro la risposta è stata Mozart, a seguire altre risposte poco centrate.
La consapevolezza è fondamentale per conoscere e riconoscere da dove partiamo e quale sia il patrimonio che ci appartiene.
Nel libro c’è un illustratore d’eccezione cioè tuo figlio, come è stato trovarsi a collaborare con lui e cosa ti ha spinta a scegliere proprio queste immagini per il tuo progetto?
Le illustrazioni del libro sono la parte più bella e quella che più mi entusiasma, come pure l’audio libro. I disegni sono stati curati da mio figlio Giuseppe. Non è un caso che siano usciti soltanto quest’anno perché lui è arrivato alla maturità di poter realizzare quanto aveva sempre visto nel suono e nel racconto che io gli avevo già fatto conoscere sin da piccino. Trovandoci entrambi a febbraio a casa insieme influenzati abbiamo potuto compiere a quattro mani questa pubblicazione. La dedica che ho voluto inserire all’inizio del libro è emblematica in tal senso “A Giuseppe, mio figlio, che sa guardare il suono”. E’ emozionante ogni volta poter presentare il libro, portando i disegni con noi e vedere come i ragazzi si appassionano a guardare dentro queste immagini astratte che Giuseppe ha catturato assieme alle parole e alla musica suonata.
Per altre informazioni sulla pubblicazione: https://www.venturaedizioni.it/prodotto/lorigine-delle-note/