Introduzione sistematica alla fenomenologia

in collaborazione con: Associazione Ars et Labor (Perugia), Scuola di Musica “Bettino Padovano” (Senigallia)

Seminario online: 16 incontri quindicinali

Periodo: 20/10/2020 – 01/06/2021

Gli incontri si svolgeranno su piattaforma Zoom

Costo:

  • solo seminario di fenomenologia (16 incontri): 160 € + 20 € di quota d’iscrizione*

  • seminario di fenomenologia + seminario di contrappunto (32 incontri): 280 € + 20 € di iscrizione**

* È possibile pagare la tassa di frequenza in due rate da €80 ciascuna: la prima unitamente alla tassa d’iscrizione entro il 18 ottobre 2020 e la seconda entro il 14 febbraio 2021.

** È possibile pagare la tassa di frequenza in tre rate: prima rata €100 (comprensiva della tassa d’iscrizione)/seconda rata €100/terza rata €100.

Per informazioni e iscrizioni | info@scuolamusicapadovano.it (Indicando nome, cognome e un indirizzo mail di riferimento)

MODALITÀ DI PAGAMENTO PRESSO ARS ET LABOR
Bonifico bancario: c.c.postale n.° 21606991, intestato a Associazione ARS ET LABOR, via F.lli
Pellas, 48 – 06121 Perugia (PG); IBAN IT 04 Z 07601 11900 000021606991; BIC/SWIFT
BPPIITRRXXX.) oppure con direttamente sul sito www.arsetlabor.eu con Paypal cliccando qui (il
pulsante si trova in fondo alla pagina).

Bützberger

Il seminario Introduzione sistematica alla fenomenologia si propone di fornire gli strumenti per comprendere in che cosa consiste la fenomenologia posta in correlazione con la musica e soprattutto con la prassi strumentale. Delineata, com’è noto, dal grande direttore d’orchestra romeno Sergiu Celibidache, al quale spetta il merito di aver messo con rigore scientifico questo metodo in correlazione con la musica, la fenomenologia può fornire agli studenti di musica mezzi efficaci non solo per una crescita artistico-musicale, ma anche, a livello pratico, per l’acquisizione della padronanza dello strumento. Si comprenderà inoltre, come il metodo fenomenologico possa essere di fondamentale aiuto anche negli ambiti teorici, fornendo precise linee guida, che aiutano ad accedere al senso semantico dei testi proprio in correlazione con il loro contenuto di vissuto musicale.

Di là di ogni pensiero speculativo o teorico, lo studio della fenomenologia insegna ad avvicinare il mondo sonoro aperta–mente: vale a dire senza pregiudizi di origine estetica e permette dunque di liberarsi dai vincoli che ostacolano la possibilità che nasca musica.

La fenomenologia pone l’accento sul vissuto: ogni cognizione acquista il suo valore soltanto se raggiunge il livello profondo dell’Erlebnis. Questo termine tedesco contiene la dimensione sia del vivere (in atto), sia del possesso dell’evento di questo vivere, nel mentre sale, per così dire, a consapevolezza. Certamente è una dimensione interiore che tutti noi sappiamo distinguere dalla sensazione, dall’emozione, espressioni invece che sono oggigiorno utilizzate in correlazione all’arte e che rischiano di condizionare e confondere specialmente i giovani che si trovano esposti come mai prima ai molteplici stimoli esteriori, vedi la disponibilità di ‘esempi’ sonori sui canali del mondo virtuale.

Nel momento storico che vuole ridurre ogni fenomeno a “mi piace” o “non mi piace”, la scuola della fenomenologia, che con rigore assoluto porta alla benefica liberazione dall’angusto vincolo del proprio gusto e apre la mente alla infinita ricchezza del mondo sonoro, offre una metodologia maieutica essenziale per conoscere se stessi e, di conseguenza, potersi riconoscere nel capolavoro.

STRUTTURA DEL SEMINARIO

Il seminario si articola in 16 appuntamenti di un’ora e mezza ciascuno sulla piattaforma zoom e contiene

• una parte teorica – espositiva (con presentazioni di diapositive, esempi audio e video)

• degli esercizi per familiarizzare con i concetti esposti

• discussione con gli studenti dei concetti esposti

Alla fine di ogni incontro saranno forniti agli studenti degli ulteriori esercizi.

1° INCONTRO

• Che cosa è la fenomenologia? In che cosa si distingue l’approccio fenomenologico dalle tradizionali Vortragslehren, vale a dire, le differenti visioni estetiche sul modo di porgere un contenuto musicale?

• Da Edmund Husserl a Sergiu Celibidache, un breve excursus storico.

• Noesi e Noema.

2° INCONTRO

L’inizio nella fine – la riduzione nella concezione di Celibidache

• Il concetto di ‘riduzione’ in Husserl e in Celibidache.

In questo secondo incontro sarà presente la filosofa fenomenologa Roberta De Monticelli per approfondire gli aspetti legati alla fenomenologia husserliana, soprattutto per indagare intorno al concetto di ‘riduzione’.

• Le nozioni preliminari, di ordine ontologico, sulla natura del suono e le caratteristiche della reazione della coscienza umana al suono.

3° INCONTRO

Dal suono alla musica

Il concetto dell’articolazione come necessità intrinseca dello spirito umano nel processo di appropriazione di un fenomeno.

4° INCONTRO

I tre parametri strutturabili: ritmo, melodia e armonia e il concetto di ordine di priorità

Durante questo incontro saranno individuati gli strumenti a nostra disposizione per creare ordine nel materiale con il quale il musicista si confronta. Distinzione tra parametri strutturabili, quali melodico, ritmico e armonico, e parametri non strutturabili quali timbro, espressività, intensità ecc. Elaborazione del criterio di un ‘ordine di priorità’.

 5°/6°/7° INCONTRO

Il parametro ritmico

Polso, ritmo, metro. Periodicità e forma. La dottrina delle figure di Sergiu Celibidache e la loro applicazione in pratica.

8°/9°/10° INCONTRO

Il parametro melodico

L’importanza della quinta per il fraseggio.

Distribuzione della tensione come essenza del fraseggio. Nesso tra articolazione melodica e articolazione metrica.

11°/12°/13°INCONTRO

Il parametro armonico

L’importanza della quinta per la strutturazione armonica. Il mondo della quinta di sopra e della quinta di sotto nel vissuto.

L’espressione della tonalità nella cadenza. Le cadenze.

La modulazione. Modulazione o cambio di prospettiva armonica? La necessità dell’esercizio della modulazione per apprendere a muoversi nel labirinto armonico. Individuazione e comprensione del concetto di campo neutro. Differenza fra cadenze iniziali e cadenze finali.

14° INCONTRO

I parametri non strutturabili. Molteplicità e riduzione.

Quali sono gli aspetti non strutturabili, ai quali ci possiamo sensibilizzare, che ci toccano e ci commuovono, creando quell’incanto che la musica esercita sulla nostra anima e come possiamo metterli in correlazione con ciò che possiamo strutturare invece all’interno delle partiture? In quale rapporto stanno questi aspetti con il tempo in musica?

15° INCONTRO

Il tempo in musica

La definizione del tempo, proposta da Sergiu Celibidache, come « la condizione che tutta la molteplicità possa essere ridotta in un uno », sarà il punto di partenza per un’indagine nel corso della quale gli studenti partecipanti al seminario potranno vivere il fatto che il tempo musicale non ha niente a che vedere con la velocità fisica, ovvero con il tempo fisicamente misurabile.

Come possiamo imparare a relazionarci a tale fatto? Come possiamo procedere nello studio a individuare il ‘tempo giusto’? Esistono delle leggi che ci permettono di orientarci? Ecco alcune delle domande alle quali cercheremo le risposte attraverso il lavoro sui brani proposti.

16° INCONTRO

Sintesi e prospettive

Quest’ultimo incontro è dedicato alla discussione e alla apertura sui campi inesplorati in questo seminario.

 CALENDARIO:

• 20/10/2020 • 3/11/2020 • 17/11/2020 • 1/12/2020 • 22/12/2020 • 5/01/2021 •19/01/2021 • 2/02/2021 • 16/02/2021 • 2/03/2021 • 16/03/2021 • 6/04/2021 • 20/04/2021 • 4/05/2021 • 18/05/2021 • 1/06/2021

CHRISTA BÜTZBERGER, pianista concertista e direttrice d’orchestra, appartiene allo stretto gruppo di diretti allievi di Sergiu Celibidache che ha dedicata la propria vita all’approfondimento e alla continuazione dell’insegnamento della fenomenologia come delineata dal maestro romeno.

Appassionata didatta, unisce all’attività concertistica e didattica un intenso impegno di diffusione delle fondamentali cognizioni intorno alla musica e ai compositori.

Con il suo Corso superiore di pianoforte, musica da camera e fenomenologia, la prima formazione professionale di orientamento fenomenologico, organizzato dall’Associazione ARS ET LABOR a Vignola, Vicenza e Perugia, ha contribuito allo sviluppo di competenze di oltre cento musicisti, inseriti nel mondo musicale concertistico e didattico.

E spesso chiamata per delle masterclass in conservatori e accademie internazionali. A partire dal 2011 sviluppa i suoi progetti principalmente a Perugia, dove ha fondato anche il Trio ARS ET LABOR con il quale svolge un’intensa attività concertistica.

È nata a Zurigo, dove ha svolto i primi studi musicali sotto la guida di Lilly Schwarz-Mayerhofer e Hilde Richner (pianoforte), Ottavio Corti (viola) e Edmund Farkas (musica d’insieme) e dove debutta a quattordici anni con il Concerto di Joseph Haydn. Contemporaneamente ai suoi studi, fa parte del coro di voci bianche dell’Opera di Zurigo diretta da Ferdinand Leitner e Nello Santi.

Si è diplomata giovanissima nella classe concertistica di pianoforte di Alfred Ehrismann presso la Musikhochschule di Zurigo e Winterthur e viene subito invitata a suonare come solista nel Concerto di Schumann con l’orchestra del Musikkollegium Winterthur sotto la direzione di Heribert Esser.

Dopo aver frequentato delle masterclass con Vitalj Margulis e Vlado Perlemuter, si trasferisce nel 1980 in Italia, che diventerà il suo paese d’adozione.

Da sempre interessata alla musica da camera ha conseguito nel 1982 il diploma di perfezionamento in musica d’insieme presso l’Accademia di Santa Cecilia nella classe di Riccardo Brengola con il massimo dei voti e ha studiato privatamente con il violoncellista Franco Rossi.

Christa Bützberger ha vinto numerosi concorsi, tra i quali nel 1981 il Pembaurpreis di Berna e il concorso Migros. In seguito ha intrapreso una carriera internazionale, suonando in tutt’Europa come solista, con orchestra e come ricercata partner in vari gruppi di musica d’insieme Dal 1981 al 2002 ha formato un duo pianistico di rara qualità con Pier Narciso Masi.

Ha suonato in sale quali la Tonhalle Zürich, la Victoria Hall Genève, Sala della Conciliazione Roma, Micat in Vertice Siena ecc. ed è stata ospite d’importanti festival come Settembre Musica Torino, Asolo Musica, Junifestwochen Zürich, Keszthely Festival, Festival di Gödöllo ecc., sempre con unanime consenso.

Nel 1987, in seguito all’incontro con Sergiu Celibidache, ha deciso di limitare la propria attività e di seguire per sette anni tutti i seminari (Università di Magonza e di Monaco) e numerose prove e concerti del maestro. Ha approfondito le sue cognizioni di composizione studiando e traducendo le opere fondamentali di Heinrich Schenker (Contrappunto I e II, Le ultime sonate di L. v. Beethoven, Der Tonwille e Das Meisterwerk in der Musik), oltre al « Versuch über die wahre Art das Clavier zu spielen » di C. Ph. Em. Bach.

Dal 2009 è direttrice artistica del Progetto Alessandro Scarlatti, per il quale ha realizzato in veste di direttore, oltre a varie cantate sacre e profane, l’Oratorio Il Primo Omicidio (Vicenza) e la Passio D. N. Jesu Christi secundum Joannem. Sempre all’interno dello stesso progetto ha condotto numerosi seminari di approfondimento dello stile esecutivo, soprattutto sull’opera Il Pompeo.

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